Michele Liberi software

versione 1.03, 1 settembre 2022

Michele Liberi
mail: mliberi@gmail.com
cell: 3485211456

liberix

shz, gestione files e directories

shz è un programma CGI nato nel 2004 nell'ambito della costruzione di un sito WEB, denominato share zone, tutt'ora in produzione, con l'obiettivo di costruire delle aree condivise per l'interscambio di files tra dipendenti dell'azienda e persone esterne.

Di fatto è un file manager remoto che gira nel browser.

Nato inizialmente per sostituire il mod_autoindex di Apache, è stato poi arricchito di molte funzionalità.

Dopo aver effettuato il login, l'utente si trova nella sua home directory. Da lì può navigare nella struttura ad albero delle eventuali sotto directory.

Nella descrizione delle funzioni utilizzerò il termine elemento per indicare un file o una directory.

L'utente può scegliere due modalità di visualizzazione:

Oltre alla classica modalità di visualizzazione e scaricamento dei files previste dal browser, l'utente può decidere di scaricare più elementi con un'unica operazione.

Se ha il permesso di scrittura l'utente può inoltre creare o cancellare elementi.

Le funzioni zip e unzip permettono di spostare dal proprio computer alla directory remota, o viceversa, più files in un'unica operazione.

È importante sottolineare che gli utenti di share zone sono utenti del sistema operativo, quindi tutto lo strato relativo ad autorizzazioni e permessi di accesso viene gestito a livello di sistema operativo con gli strumenti standard.

È anche possibile abilitare la navigazione all'utente anonimo, che potrà accedere senza effettuare il login.

Una peculiarità molto utile di share zone è la possibilità di configurare dei post processor che vengono attivati al verificarsi di alcuni eventi, come ad esempio la creazione di un nuovo file o lo scaricamento di un file. Questi post processor possono essere utilizzati, ad esempio, per inviare notifiche incrociate ai soggetti che condividono un'area.

La configurazione di share zone avviene a mezzo del file /etc/shz.conf. Per i dettagli sulle direttive di configurazione lanciare il comando con opzione -h.