Michele Liberi software

versione 1.03, 1 settembre 2022

Michele Liberi
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liberix

cofs, filesystem cooperativo distribuito

cofs (cohoperative file sharing), permette di costruire uno spazio di nomi di files virtuale che risiede fisicamente su più macchine, anche con sistemi operativi diversi. cofs permette inoltre di costruire uno spazio virtuale di comandi.

Ognuno dei server che partecipa alla costruzione del filetree virtuale deve avere il servizio cofs attivo.

Richiamato da plisten o altro port listener, riceve dal client i comandi da eseguire. La porta di default è la 59. Per ogni comando eseguito restituisce un return code ed eventuali messaggi di errore.

La configurazione del server è contenuta nel file /etc/cofs.conf e contiene:

Eventuali altri files di configurazione possono essere referenziati a mezzo della direttiva include.

I clients disponibili per accedere al servizio sono:

Per accedere al servizio un client può connettersi ad uno qualunque dei servers attivi, tipicamente quello locale, e chiedere l'esecuzione delle funzioni elementari.

Se la richiesta riguarda una parte del filetree che risiede fisicamente altrove il server contatta, in modo completamente trasparente per il client, il server proprietario della risorsa ed agisce semplicemente da gateway.

L'accesso al servizio è consentito solo previa autenticazione, che avviene a mezzo di scambio di certificati con protocollo criptato.

La creazione dello spazio di indirizzamento virtuale avviene a mezzo del concetto di vpath (virtual path) o percorso virtuale. Un vpath corrisponde ad una directory su un server, e viene definito a mezzo del comando mount.